Diverse sono le opinioni circa la bontà del film d’animazione Inside Out. Personalmente ritengo possa essere un valido strumento per comprendere meglio le emozioni, ma solo se visto insieme ai genitori, i quali dovrebbero accogliere le domande dei bambini e soprattutto fornirgli alcune spiegazioni. Quindi Inside Out sì, ma con mamma e/o papà!

Il film racconta la storia di una bambina di nome Riley e delle sue emozioni: Gioia, Rabbia, Tristezza, Disgusto e Paura. La vita della giovane procede tranquilla fino a quando lei e la sua famiglia sono costretti a trasferirsi dal Midwest a San Francisco, a causa di problemi lavorativi del padre. Nel film la protagonista va in crisi non tanto quando cambia città, ma piuttosto nel momento in cui i genitori smettono di ascoltarla perché troppo presi dalle loro difficoltà economiche. Decide quindi di scappare da casa per tornare nel Midwest, dove aveva invece un sacco di ricordi felici. Infatti Gioia, che fino a quel momento era stata l’emozione più presente nella vita di Riley, inizialmente non accetta che le altre vogliano farsi spazio e in particolare cerca in tutti i modi di arginare Tristezza, fino a quando però capirà che ogni emozione è ugualmente importante.

Il messaggio che rischiano di cogliere i bambini è che esistano delle emozioni positive ed altre negative, da evitare e cercare di arginare il più possibile. Ma non è proprio così…

È grazie alla Tristezza che poi arriva Gioia

Gioia ad un certo punto si rende conto che a volte è solo per aver lasciato spazio alla tristezza che Riley ha potuto creare dei ricordi felici: qualche anno prima infatti la protagonista sbagliò il tiro decisivo durante una partita importante di Hockey ed andò a piangere su un albero. I genitori vedendola triste la raggiunsero, la consolarono e poi tutta la squadra la portò in trionfo e la festeggiò. Ed è per questo che Riley pensando a quel giorno sorride!

È importante che i bambini capiscano che a volte bisogna stare nella tristezza, senza cercare di evitarla a tutti i costi, anche se può essere doloroso. Accettare di sentirsi giù di morale consente di prendersi del tempo per comprendere meglio cosa ci fa soffrire. Inoltre, ciò permette ai bambini di comunicare agli altri che non stanno bene, in modo che i genitori possano attivarsi per consolarli ed aiutarli a trovare una soluzione al loro problema.

Che bello condividere le emozioni

Nel momento in cui Gioia capisce che Tristezza è fondamentale, permette a quest’ultima di emergere, e alcuni ricordi un tempo felici diventano anche un po’ tristi. Grazie a questo però Riley, che era scappata da San Francisco per tornare nel Midwest, si rende conto di aver bisogno di mamma e papà. Torna a casa e scopre che anche i suoi genitori provano la stessa emozione: una forte nostalgia dei ricordi passati!

Fondamentale è che i bambini parlino con voi di quello che provano, per poterli così aiutare a dare un nome alle emozioni che vivono. Si tratta di un vero e proprio allenamento!

Anche se sbagli, l’amore non svanisce

Alcuni bambini potrebbero pensare che nel momento in cui sbagliano e fanno arrabbiare i genitori, questi potrebbero smettere di volergli bene. Bisognerebbe rassicurare i piccoli e spiegare loro che mamma e/o papà possono sempre essere delle braccia in cui tornare e che l’amore non svanisce, anche se si è arrabbiati.

In conclusione, parlare di emozioni è il primo passo per iniziare a comprenderle e regolarle. Ritengo che tutto ciò che possa essere utilizzato come stimolo per riflettere insieme ai bambini vada bene, purché non vengano lasciati soli e il film o il libro venga mediato e compreso con l’aiuto dell’adulto.

Stai attraversando un momento particolare e ti sembra di non riuscire a comprendere le emozioni che sta provando il tuo bambino?

Contattami, proviamo a capirlo insieme!