La scelta della scuola superiore può essere accompagnata da sentimenti di inadeguatezza, insicurezza e paura. Ragazzi e ragazze di terza media devono rispondere alla domanda: chi voglio essere da grande?
Ma come fa un ragazzo così giovane a sapere che lavoro vorrà fare? Ha già maturato un livello tale di esperienza da poter compiere una scelta consapevole? Io credo, raramente.
Gli adolescenti sono in una fase che potremmo definire “di passaggio”, in cui avvengono tanti cambiamenti psico – fisici che il giovane sta imparando a riconoscere e accettare. È la fase in cui vogliono sentirsi un po’ più autonomi e contemporaneamente ricercano il sostegno e l’approvazione degli adulti; la fase in cui il gruppo dei pari diventa un grande punto di riferimento ma alla fine hanno tanto bisogno delle figure adulte che li hanno cresciuti. Inevitabilmente anche il rapporto con i genitori si modifica, tutta la famiglia è alla ricerca di nuovi equilibri.
Ma vediamo da vicino coloro che sono inevitabilmente coinvolti in questa scelta così delicata: accanto ai ragazzi infatti troviamo i genitori e gli insegnanti.
Genitori… ascoltate, siate curiosi
È un momento molto delicato per i vostri figli ma lo è anche per voi. Come porsi davanti ad un figlio che sta cambiando?
Siete le persone che li conoscono meglio quindi fondamentali saranno i consigli che darete loro; allo stesso tempo però i vostri figli sono in una fase di cambiamento, quindi provate ad essere curiosi di conoscere queste nuove loro sfaccettature. Fateli parlare, mettetevi in ascolto, dategli tempo.
Potrebbe anche essere che abbiano molta paura di deludere le vostre aspettative. Provate anche ad accettare che magari in questo momento loro non abbiano davvero idea di che scelta fare; apritegli la possibilità che un giorno, se si renderanno conto di aver sbagliato, potranno cambiare e che non sarà un fallimento, ma un’opportunità che ha consentito loro di conoscersi meglio, per davvero.
Ragazzi… sperimentatevi
Non è per niente scontato sapere cosa ci piace fare e di cosa avremmo bisogno, partite da qua, domandatevelo. Sperimentarsi in nuove esperienze potrebbe essere utile per comprendere un po’ di più se stessi. Chissà, magari potreste confermare l’idea che avete di voi, in cosa siete portati e cosa vi entusiasma fare; in altri casi potreste davvero sorprendervi e scoprire delle parti che non pensavate di avere.
Provate nuove esperienze e pensate al vostro passato. In che occasioni vi siete sentiti bene? Cosa stavate facendo?
Una volta compreso un pochino meglio cosa vi fa star bene, pensate alle scuole disponibili, alle materie che insegnano e visitate quella che pensate di scegliere. Qual è la sensazione che vi dà entrare dentro per la prima volta? Riuscite ad immaginarvi in quel luogo con i libri in mano?
Insegnanti… motivate
Siete un grande punto di riferimento per i giovani. Provate a mettere in luce i punti di forza dei vostri ragazzi, focalizzandovi più su quello che riescono fare che su ciò in cui hanno difficoltà, e quando sono loro a non riconoscersi meriti, metteteli in luce voi: una situazione, un compito in cui si sono dimostrati e sentiti capaci.
A tal proposito, vi invito a leggere l’articolo in cui racconto dell’effetto Pigmalione, e di quanto le aspettative che abbiamo verso noi stessi o che altri hanno su di noi possano realmente influenzare le nostre prestazioni e quindi trasformarsi in realtà.
Insomma, si potrebbe dire che questa scelta sia più frutto di un lavoro di equipe!
I giovani possono lavorare su se stessi, conoscersi e prendere decisioni; ma è importante anche che abbiano dall’altra parte degli adulti in grado di ascoltarli, motivarli e incoraggiarli a proseguire in ciò che li rende felici.

Questa è una pagina reale del mio diario, scritta in 3 elementare. Come potevo sapere già a quell’età che avrei fatto la psicologa?
Non potevo saperlo. Direi che due fattori hanno alzato la probabilità che potessi fare la scelta più adatta a me: la fortuna (perché di questa ce ne vuole sempre un pochino!) e l’essere stata guidata da adulti che hanno creduto in me e mi hanno lasciata sempre sufficientemente libera di scegliere e soprattutto di sbagliare.
“Ti è capitato o stai affrontando proprio questa fase di vita?
Stai facendo molta fatica?
In tal caso, ti invito a leggere la mia pagina di che cosa mi occupo?, potrei esserti d’aiuto!”
( Foto di Artem Beliaikin da Pexels)